Che fosse un bravo attaccante era risaputo, che fosse uno sprinter nato non meraviglia nessuno, ma che dopo aver segnato un gol potesse smettere i panni (o quasi...) dell'attaccante e nella stessa gara andare in porta a parare un rigore a 90° minuto scaduto, contro una delle squadre più forti del campionato, avendo contro un rigorista come Soria e con i suoi rimasti in dieci uomini, francamente in pochi lo avrebbero mai potuto immaginare. Se a ciò aggiungiamo che in preda alla più totale trance agonistica da undici metri, dopo la prodezza sul rigore si è anche prodotto in una uscita di pugni degna del miglior Buffon, e dopo aver superato il dubbio che forse avrebbe potuto sbagliare il ruolo in campo, si può capire invece come sia la semplice personificazione dello spirito agonistico e sportivo che ogni squadra dovrebbe rispecchiare, che porta un atleta ad attingere ad ogni più remota risorsa per il perseguimento della vittoria, o anche pareggio per questa volta. Il pallone ha raccontato già simili storie, nelle quali un giocatore va in porta in conseguenza dell'espulsione del proprio portiere a sostituzioni terminate. Tra i professionisti ci sono vari casi di calciatori trasformatisi in estremi difensori con ottimi risultati. L'esempio più recente ci porta nella stagione 2008/2009 quando è addirittura Edin Dzeko, allora al Wolfsburg, ad essere beffato dal centrocampista Jan Rosenthal che si mette i guantoni a difesa della porta del suo Hannover e la spunta alla grande. Nel nostro campionato di serie A altri due esempi: stagione 2004/2005, Udinese - Lecce di Coppa Italia, al 90° David Di Michele dell'Udinese para un rigore a Mirko Vucinic e salva il sonante 5-4 in favore dei suoi; stagione 1999/2000 Fabio Bilica, ruvido difensore del Venezia respinge il rigore al bomber ucraino del Milan, Andriy Shevchenko. Comune denominatore di tutti i casi è che a calciare i rigori sbagliati sono sempre stati degli autentici campioni, unica differenza con il nostro caso è che stavolta il campione era anche quello in porta!
Carlo Shofolahan si è conquistato un posto negli annali biancazzurri, ed entra di diritto nella storia della nostra società e del campionato di Eccellenza abruzzese con uno di quei gesti tecnici che in pochissimi sarebbero stati capaci di imitare.
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